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martedì 14 ottobre 2014

Appetito


Guardo il cibo sulla forchetta
lo rigiro, lo alzo, l'abbasso
Niente da fare, non lo mangio
È ottimo, cucinato apposta
Per farmi stare meglio
Ma non lo mangio
Che razza di ingrato.

A faccia in giù sul letto
Se mi impegno
Sembro morto
Non esisto più
Sono una piega delle lenzuola
Un imperfezione

Sono il tempo
Sono lo spazio
Sono la morte

Mi chiamano da qualche parte
Una voce lontana mi riporta
Sulla terra. Non è una voce
È il concerto per pianoforte
Di Arnold Schönberg

È ora di alzarsi
La morte non ha avuto pietà
Anche oggi respiro.



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